la costruzione dei libri su misura

I libri “su misura” vengono costruiti attraverso la partecipazione ad uno specifico “laboratorio” molto pratico, che è  attualmente è composto da due giorni consecutivi di formazione in aula, per un totale di circa 16-18 ore, seguiti da 3-4 mesi di formazione a distanza e da un giorno di laboratorio libri avanzato, di nuovo in aula. Unico requisito per poter partecipare è avere già seguito qualche tipo di formazione introduttiva alla CAA. Pur mantenendo un impianto di lavoro in piccolo gruppo, i partecipanti del laboratorio sono passati dai 15 del 2003 a circa un’ottantina, grazie alla possibilità di coinvolgere 4-5 formatori. I partecipanti sono organizzati in 10 piccoli gruppi, ognuno dei quali si confronta intorno a un bambino reale (anche se non fisicamente presente) e prevede fino a 8 componenti: almeno un genitore, almeno un insegnante, almeno un operatore sanitario che conoscono il bambino, mentre gli altri componenti del piccolo gruppo possono far parte del contesto di vita del bambino oppure no. Si tratta di un’importante percorso di condivisione e partecipazione, in cui operatori, familiari e insegnanti coinvolti nella vita del bambino possono sperimentare insieme, a partire dai passaggi necessari per costruire i libri “su misura”, una graduale assunzione di ruoli che consentirà maggiori probabilità di successo nel proseguimento successivo dell’intervento. 

L’intervento di CAA non si rivolge infatti soltanto al bambino ma anche a tutte le persone che interagiscono con lui, in un’ottica di progressiva assunzione di competenze da parte del contesto di vita, che possa così soddisfare nel tempo i bisogni comunicativi in continuo cambiamento del bambino. L’obiettivo è costruire un sistema flessibile su misura, da mettere in campo in tutti i momenti e luoghi della vita poiché la comunicazione è per ognuno di noi necessaria ed indispensabile in ogni momento. Il modello di intervento è definito “basato sulla partecipazione”, in primo luogo, perché l’obiettivo  è facilitare la comunicazione significativa e la partecipazione della persona nelle attività della vita quotidiana e nella società, nel significato dato al termine dall’ICF (OMS, 2001). In secondo luogo, perché la partecipazione attiva del ragazzo, della famiglia e del contesto di vita è necessaria e indispensabile nel momento della valutazione in quanto “migliori esperti” del funzionamento comunicativo e dei bisogni emergenti. In terzo luogo perché implica la continua costruzione e negoziazione di un progetto su misura per quel ragazzo e quella famiglia in quel contesto ed in quel momento della loro storia, intorno al quale vi sia pieno consenso di tutti coloro che sono coinvolti.

È per questo che il percorso di CAA del CSCA inizia proprio a partire dal “laboratorio libri”, che diventa il terreno in cui cominciare a costruire la collaborazione e l’ascolto reciproco.