
di Luca Pugliese
Parola disegnata per tutti:
è la mia preferita, mi piace
l’idea di far vedere che per comunicare con le parole disegnate non è
necessario un quoziente intellettivo, l’umiltà e la semplicità di un
semplice guerriero che batte l’arroganza del grande capo saccente….un
po’ come Davide contro Golia.
Le tre scimmie:
mi affascina mostrare che una delle tre ha uno strumento in più rispetto alle altre due!
Ma che CAA:
nata prima dell’idea del libro, fa parte della
genesi…come quella dei parlanti e dei non parlanti, ho voluto
riprendere sempre il tema delle verifiche e degli interrogatori durante
le letture di libri, “ringrazio” insegnanti e parenti vari per
l’ispirazione perchè puntualmente vogliono mostrare le intelligenze di
alunni, figli, nipoti, cugini….
I parlanti:
il bambino che non ne può più di ciarlatani,
logorroici. L’ispirazione è venuta dalle presentazioni di introduzione
alla caa, su quello che non si deve fare con i non parlanti. Forse in
quella presentazione risulta più efficace una vignetta così piuttosto
dell’elenco degli errori.
Scelta ausili:
quando si pensa troppo agli strumenti da
dare si perde di vista il bambino, durante l’interazione qualche volta
mi capita di pensare e guardare agli strumenti (simboli, tabelle, voca,
libri) e perdi il momento giusto…bisognerebbe avere sei occhi.
La fatica del lettore:
quando ci sono bambini
particolarmente difficili la fatica del lettore aumenta, mi sono
ispirato a quei momenti durante i quali devo contenere fisicamente il
bambino e nello stesso tempo posizionare, usare voca e fare modeling sul
libro.
Va bè il contesto, però..:
dedicata alle croniche assenze delle neuropsichiatre nei laboratori, forse un po’ polemica, ma volevo sottolinearlo.
Quando la lettura non è libera:
vade retro l’addestramento e
le ricompense durante la lettura ai non parlanti, solo piacere se si
vuole o il diritto di aprire la porta per mandarti via.
Guarda bene, cosa vuoi?:
il tema delle scelte è sempre
presente per chi lavora in caa e qualche volta i nostri gusti e i nostri
desideri non corrispondono a quelli del nostro interlocutore!
Neurone duro:
E’ una delle mie preferite perchè c’è ancora tanta gente della tribù dei “neuroni duri” che non capisce.
Giro pagina o torno indietro:
non esiste l’obbligo di usare gli strumenti, esiste solo il diritto a comunicare in qualunque modo. COMUNICARE COMUNQUE.
Il dono del silenzio:
bellissima! Il tema, come spesso
riflettiamo insieme, del profondo rispetto per il bambino. Il rispetto
delle pause, dei silenzi per capire…
Forse a lui non interessa quello che dici:
quando l’adulto usa un linguaggio troppo difficile e si guarda troppo ai programmi della scuola i bambini alzano i muri.
Quella è un’altra storia:
l’ho pensata perchè capovolge e
stravolge i punti di vista…quando le cose non sono come sembrano e
ognuno è protagonista della propria storia con l’aiuto degli
altri…………un po’ di filosofia, boh!
Per divorare tutti i libri:
nella suspence della classica
fiaba di cappuccetto la tenerezza di un incontro, un lupo non parlante
ma capisce e una bambina che legge.
The wall:
mi piace far vedere come l’adulto spesso arriva
in ritardo, mentre il bambino è più avanti. Mi sono ispirato alla musica
del mio gruppo preferito: i mitici Pink Floyd!!!
Facilitazione per te:
i facilitatori qualche volta complicano la vita ai non parlanti.
Grazie per aver condiviso pensieri e parole disegnate.
Luca